Ha senso investire su aree mondiali rette da governi autocratici?
Per rispondere a questa domanda bisogna innanzitutto fare una distinzione tra remuneratività dell’investimento industriale e dell’investimento in Borsa.
Per investimento industriale possiamo genericamente intendere quello di un’azienda che investa tramite stabilimenti produttivi o investimenti commerciali in aree come Cina, Russia, Paesi Arabi: in questo caso possiamo affermare che in molti casi l’investimento possa essere remunerativo nel medio periodo – si pensi al lusso ed industria che si avvantaggia di bassi costi di manodopera – anche se nel lungo possono accadere (e generalmente accadono!) eventi come guerre ed attriti politico/commerciali che possono sparigliare le carte (crisi Ucraina, barriere commerciali da Trump in poi, politiche di chiusura dopo periodi anche abbastanza lunghi di liberalismo economico).
Questione differente é’ l’investimento in Borsa. La Borsa, come più volte abbiamo avuto modo di affermare, anticipa spesso in maniera colossale i tempi e, a ben vedere, possiamo dire che non si sia mai davvero fidata dei Paesi autocratici. Come si può notare in figura, infatti, i livelli attuali sono i medesimi di circa 20 anni fa, ad indicare una diffidenza generalizzata verso regimi ed economie che non sono mai state “di mercato” a tutti gli effetti. Opacità di mercati e regolamentazioni, scarsa visibilità sul futuro, squilibri nei modelli di sviluppo, fumosità di regole ed il rischio di insorgenza di barriere di vario tipo sono qualcosa che i mercati finanziari mettono in conto sin da subito. Anche la Russia, che era una tra quelle meglio considerate dalla Borsa, in poco tempo, a seguito della guerra in Ucraina, ha perso tutto quanto di positivo aveva accumulato nel corso degli ultimi 20 anni. In figura abbiamo inserito grafici di Indici Cinesi (continentali e non come CSI e Hong Kong, e Dubai).
IN SINTESI: riteniamo che investire in Borsa su aree geografiche governate da regimi autocratici e che non rispettino regole di mercato rappresenti quasi sempre un rischio che non vale la pena di sostenere. Si tenga inoltre conto che il mondo della Borsa e della Finanza é di fatto regolato in grossa parte dal mondo occidentale: é sufficiente che qualche evento avverso ostacoli questi mercati che immensi capitali di allontanino, anche definitivamente, da queste aree che sono di fatto più rischiose di altre. Le alternative esistono e quindi, secondo il nostro punto di vista, é meglio guardare altrove.
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