Il giorno stesso dell’elezione di Donald Trump a Presidente degli USA – cioé ieri, 6 Ottobre – é accaduto un fatto molto singolare ed allo stesso tempo importante: la volatilità negli USA (VIX e VXN) é letteralmente crollata, passando rispettivamente da valori attorno a 24 e 22 a valori pari a circa 18 e 15. (-25/30%). Il VXN ha fornito anche i primi segnali di negazione delle tendenza al rialzo in atto da mesi.
Questo elemento é decisamente positivo per le Borse dopo mesi di volatilità in lenta risalita. Ovviamente tale dinamica andrà verificata anche nei prossimi giorni/settimane ma per ora il messaggio dei mercati sembra essere abbastanza chiaro:
– Il presidente entrante dovrebbe essere molto più conciliante e meno disposto a tenere accesi focolai di guerra (riteniamo che il lento risalire della Vola fosse ricollegabile principalmente a questo punto)
– I mercati hanno molto meno paura di quanto in molti temano delle politiche che verosimilmente la nuova presidenza metterà in atto
– In calo la volatilità anche in Europa anche se in minor misura, il tutto andrà verificato anche qui passo passo
CONCLUSIONI: il deciso calo della volatilità con l’elezione di Trump non é casuale e, se in parte é imputabile al venire meno di tensioni relative ad un dubbio generico, dall’altro é molto probabilmente imputabile alle minori tensioni che le Borse si attendono da un punto di vista geopolitico nei prossimi mesi e relative e a politiche economiche tutto sommato potenzialmente favorevoli.
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