Quanto sta accadendo sulle Borse, e in particolare su alcune di esse – cioè i cosiddetti PIGS tra cui l’Italia – ha dello straordinario.
Chi ha un minimo di familiarità coi mercati azionari si ricorda bene la crisi dell’Euro di più di 10 anni fa e, andando ancora più indietro con i fatti e la memoria, lo scoppio della bolla internet (era il 2000/2001) e la crisi Subprime (2007).
Ebbene, quelle crisi hanno plasmato in maniera profonda i destini dei cosiddetti PIGS (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna), mentre hanno influito molto di meno sul destino dei listini europei più forti (Francia, Germania ed in genere tutti i Paesi del nord Europa). Potremmo anzi dire che in alcuni casi i Paesi più forti hanno tratto beneficio in qualche maniera dalle difficoltà dei più deboli, ma non é questo ciò di cui vogliamo discutere in questa sede.
Dopo i massimi toccati nel 2000/2001, infatti, i listini in questione non si sono più ripresi; ma ora le cose, dopo 25 anni di patimenti, stanno decisamente cambiando.
L’evento, o meglio gli eventi straordinari di cui stiamo parlando e di cui siamo testimoni, riguardano le rotture tecniche rialziste che segnalano inversioni di medio/lungo periodo. Tali inversioni sono avvenute da un po’ (Spagna e Portogallo) o stanno avvenendo in questi giorni/settimane (Italia e Grecia) sui grafici borsistici dei Paesi in questione. Questo fatto é davvero unico in quanto sta coinvolgendo tutti questi Paesi insieme.