In questo periodo ci pare opportuno insistere sull’analisi dei cosiddetti PIGS (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna) per un semplice motivo: i segnali di forza che stanno arrivando da questi indici – che sono storicamente i più deboli di tutto il contesto europeo – forniscono delle indicazioni positive per tutto il contesto economico dell’ area (e non solo).
Come si può notare dai grafici, infatti, gli indici di questi Paesi (PSI20, FTSE Mib, ASE, IBEX35) stanno mettendo in mostra dei segnali di forza davvero rilevanti.
Possiamo sostenere quanto segue:
- Alcuni di essi, cioé Spagna e Portogallo, hanno di fatto fornito segnali di inversione di lunghissimo periodo, andando a vincere al rialzo delle trendline discendenti che erano valide ormai da un decennio o più
- Italia e Grecia invece, con la rottura rispettivamente di quota 31.000 e 1.400 punti – che non é troppo lontana – fornirebbero anch’essi segnali di forza e di inversione di lunghissimo periodo, lasciandosi di fatto alle spalle decenni di problemi e di devastazione
L’Analisi Integrata ci dice pertanto che questi segnali grafici di forza (alcuni vanno ancora verificati in quanto si devono verificare definitivamente, siamo molto vicini) uniti a dati macroeconomici anticipatori in miglioramento sincronizzato, puntano verso un potenziale cambiamento strutturale – in meglio – a livello europeo. Ovviamente bisogna verificare questi segnali giorno per giorno e con continuità viste le problematiche geopolitiche che sono presenti in abbondanza.
Rimaniamo rialzisti sulle Borse.
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