Come si può notare dai due istogrammi relativi all’inflazione in Area Euro, essa risulta in calo nelle ultime pubblicazioni (l’ultima é di oggi), anche se la versione in remissione é quella generale (CPI) mentre il CPI Core (che non comprende alimentari ed energia) risulta ancora in crescita.
In pratica, quindi, il calo dell’inflazione é ricollegabile al forte ritracciamento dei prodotti energetici, mentre gli alimentari mostrano anch’essi una certa riluttanza a calare.
CONCLUSIONI: che implicazioni ha questo per le Borse? Possiamo sostenere che, il calo dell’inflazione ormai é generalizzato ed é estremamente probabile che prosegua anche nel prossimo futuro; rimane da vedere con che velocità. Il fatto che l’inflazione core fatichi a rallentare é in parte spiegabile col meccanismo ritardato di trasmissione dell’inflazione (richiede tempo per mettersi in moto), ed in parte col fatto che, probabilmente, l’inflazione rimarrà mediamente più elevata rispetto al passato. Questo implica pertanto una prosecuzione della politica monetaria restrittiva, anche se in misura minore rispetto agli ultimi mesi, e questo é di per sé un fatto che le Borse vedono come positivo.
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