Si parla molto in questo periodo della politica della Banche Centrali che, in quasi tutto il mondo, a partire da FED e BCE, stanno mettendo in atto politiche restrittive.
Si stanno profilando rapide chiusure dei programmi QE ed affini nonché veloci rialzi dei tassi che in alcuni casi (come in quello della FED) potrebbero assumere la dimensione di 50 b.p. (0,5%) a seduta già dal prossimo meeting.
In realtà a nostro avviso, nonostante le critiche che vengono rivolte da molti operatori del settore, quanto le Banche Centrali stanno facendo é corretto.
Si tenga infatti conto che l’inflazione attuale é al momento suddivisibile in 2 COMPONENTI: SPECULATIVA e STRUTTURALE
1) COMPONENTE STRUTTURALE: é alimentata dalla deglobalizzazione, con la quale dovremo confrontarci nel futuro. Questo é un cambiamento strutturale e rappresenterà il vero motore della futura inflazione
2) COMPONENTE SPECULATIVA: é stata nutrita per anni dalle Banche Centrali con politiche di tassi zero e inondazione di liquidità a botte di QE e programmi affini. Essa agisce aggravando la componente strutturale ad esempio attraverso operazioni puramente finanziarie su future di materie prime etc…
??? CONCLUSIONI: il messaggio che le Banche Centrali stanno inviando ai mercati é duplice:
1) STOP ALLA SPECULAZIONE FINANZIARIA innanzitutto e soprattutto. La speculazione finanziaria si nutre di liquidità a costo zero e va fermata prima di tutto il resto
2) STOP ALLE DINAMICHE INFLATTIVE PIU’ STRUTTURALI
In questo momento le Banche centrali hanno come scopo unico quello di risultare credibili ed in un certo senso anche di spaventare i mercati affermando un bel: “DI QUI NON SI PASSA: NO ALLA SPECULAZIONE INNANZITUTTO” sacrificando un pezzo di crescita per combattere duramente la speculazione finanziaria innanzitutto.
Questo era un pezzo di storia già scritto nel momento in cui il QE é cominciato.